Intervista a Giuseppe Pistis storico mister dello Sporting Lanusei

Da anni un gruppo di amici, con dedizione e sacrificio, porta avanti la passione per la nostra disciplina. Abbiamo intervistato con piacere Giuseppe Pistis, per tutti “Geppo”, storico mister dello Sporting Lanusei, il quale ci spiega cosa è cambiato questa stagione all’interno della società e quali sono i progetti futuri


Ciao mister, quando e come nasce l’idea dello Sporting Lanusei, e chi sono i fondatori della società?

Dunque, l’idea di fondare una società di calcio a 5 a Lanusei risale al 2000, ben 17 anni fa, anno in cui nacque lo Sporting Lanusei.

L’idea vede come protagonisti un gruppo di amici, tra i quali oltre me, cito Manuel Rabissoni, Mario Marongiu, Maurizio Cuboni, Roberto Loddo, Vladimiro Vacca e Stefano Cortonesi, in particolare questi ultimi due, insieme a me, sono rimasti nella nuova ed attuale dirigenza.


La stagione scorsa terminò con l’amara retrocessione in seguito alla sconfitta ai play out contro il Futsal Villanova. Questa stagione un inizio difficile, ma con tante novità, cosa è cambiato a livello di organico e quali sono i programmi della società?
“L’inizio è stato sicuramente difficile, però vogliamo sottolineare che il gruppo è totalmente rivoluzionato rispetto alle precedenti stagioni, vi sono nuovi innesti provenienti dal calcio a 11 che devono ancora apprendere molti movimenti e situazioni di gioco che per loro rappresentano attualmente concetti mai visti. A livello di gruppo posso dire che l’organico si è certamente rinforzato, abbiamo ottime basi per far crescere i nuovi ragazzi. Tempo al Tempo.
Anche in merito all’aspetto societario abbiamo stravolto completamente tutto: abbiamo iniziato a lavorare da Luglio per far rinascere la società che ha bisogno di essere seguita non solo in termini economici. Ad ora la società è composta da 9 dirigenti: io, Stefano Cortonesi, Renato Pilia, Roberto Dore, Richard Marci, Denis Pittalis, Mauro Deiana, Fabio Cannas e Vladimiro Vacca, i quali sono impegnati praticamente ogni giorno per dirigere al meglio la società.”

Quali sono le difficoltà, se vi sono, che state riscontrando nel promuovere il calcio a 5 in Ogliastra?
Le difficoltà sono molte, ma nello specifico son le difficoltà di carattere economico e logistico le principali. Dal punto di vista logistico siamo situati in una zona parecchio distante dalle altre città nelle quali si pratica il calcio a 5, addirittura non vi sono i trasporti necessari per raggiungere Lanusei, basti pensare che per ogni trasferta come minimo impieghiamo circa due ore di macchina! Paghiamo inoltre la ”non promozione” del calcio a 5 in Ogliastra, la quale va ad aggiungersi al fatto che qua, oltre a noi che lo pratichiamo, nessuno conosce questo sport. Riteniamo dunque che la Federazione dovrebbe aiutarci a promuovere la disciplina organizzando ad esempio alcuni eventi ai quali noi diamo la nostra massima disponibilità.
Qui in Ogliastra si pensa che il calcio a 5 non vada oltre il calcetto estivo cosa che ben voi sapete è tutt’altro!”


A pochi giorni dall’ apertura  al Futsal da parte di Daniele Beretta, responsabile del settore giovanile del Cagliari Calcio, avete pensato ad una collaborazione con il calcio a 11?
Sì, ci abbiamo pensato tante volte, il problema purtroppo è che qua come si suol dire ognuno pensa al proprio orticello. A mio modesto parere, calcio a 5 e calcio a 11 essendo due sport simili, potrebbero e dovrebbero collaborare a stretto contatto.
I ragazzi dovrebbero formarsi con il calcio a 5 e una volta raggiunta l’età di 15/16 anni, decidere se continuare con questo sport o passare al calcio a 11. Sarebbe una cosa che gioverebbe ad entrambi gli sport, perchè noi società di calcio a 5 avremmo la possibilità di far crescere un settore giovanile mentre al calcio a 11 permetterebbe di trovare lavorare con ragazzi già ampiamente formati dal punto di vusta tecnico.

Non dimentichiamoci che alcuni grandi campioni del calcio a 11 sono nati con il futsal!


Quali sono gli obiettivi per questa stagione e quali sono quelli futuri?
Gli obiettivi che ci siamo posti come dirigenza sono due attuali e un terzo futuro: il primo obbiettivo è far crescere tutti i ragazzi nuovi arrivati in società( più o meno sono una decina di cui 4/5 hanno tra i 17 e 20 anni).
Il secondo obiettivo è la salvezza possibilmente evitando i playout.
Come terzo ed ultimo obiettivo ci siamo posti la creazione di un settore giovanile iniziando dai primi calci. Abbiamo già avuto dei primi contatti con diverse persone che svolgono attività giovanile ed il confronto è stato molto positivo, al 90% l’anno prossimo dovremmo dar seguito a questa idea.

 

 

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